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- Dl fiscale: un provvedimento nell'interesse del Paese

Comunicato Stampa del 21/09/2002

Roma, 21 settembre 2002

Dl fiscale: un provvedimento nell'interesse del Paese

  1. Ci permettiamo di ripetere con pacata fermezza, e ci pare che stia progressivamente emergendo dal dibattito, che il decreto legge approvato ieri è tempestivo, equilibrato, efficace. Nell'interesse del Paese.

    Il provvedimento, necessario per ragioni di pubblica finanza, è comunque costruito in modo tale da non influire negativamente sulla produzione e sui consumi. Si limita infatti a ridurre alcuni margini, non più facilmente giustificabili, di "rendita fiscale". La grande massa delle imprese italiane è fuori dal campo di applicazione del provvedimento.

    Per effetto di legislazione introdotta negli anni scorsi alcuni hanno pagato meno imposte della media europea, tantissimi altri molto di più. Era nel programma di Governo, è nel nostro progetto di riforma fiscale, è quello che va fatto per sostenere produzione ed occupazione: far pagare meno imposte a tutti, con equità, dalle persone fisiche alle società.

  2. Dai dati in nostro possesso (ma i nostri "archivi" sono aperti per ogni esercizio di rilevazione e di stima) risulta in grossa sintesi quanto segue:
  3. il "tax-rate" (IRPEG + IRAP) di numerose società con titoli quotati in Borsa e in utile di bilancio è intorno al 27%, non dissimile quello di molte altre grandi società. Sono dati fortemente inferiori ai dati medi europei.
  4. il "tax-rate" (IRPEG + IRAP) delle piccole e medie imprese si posiziona invece intorno al 50% ed oltre. E' in questa asimmetria che si manifesta una delle anomalie proprie del sistema fiscale italiano: un sistema sostanzialmente "regressivo". Una distribuzione all'incontrario dell'onere fiscale generata da leggi varate negli anni scorsi.
  5. L'anomalia si è manifestata con improvvisa radicalità in sede di autoliquidazione di luglio, quando pur presentando significativi utili di bilancio, quindi a prescindere dal negativo andamento del ciclo economico, molte società di grande dimensione hanno operato versamento "zero".
  6. Il decreto legge di ieri si pone in questo contesto garantendo:
  7. la tenuta del conti pubblici;
  8. l'avvio del processo di convergenza europea del sistema fiscale italiano;
  9. equità e riequilibrio dell'onere fiscale tra le imprese.
  10. Con la Legge Finanziaria inizierà la riduzione delle aliquote. Nell'insieme dell'economia italiana ne trarranno beneficio produzione ed occupazione.
21/09/2002