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- Dichiarazione del Ministro del Tesoro Vincenzo Visco

Comunicato Stampa del 01/03/2001

Roma, 1 marzo 2001

DICHIARAZIONE
DEL MINISTRO DEL TESORO, DEL BILANCIO E DELLA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
VINCENZO VISCO

I dati diffusi oggi dall'Istat confermano - in alcuni casi al di là delle aspettative - il buon successo dell'azione di governo dell'economia.

Sul versante degli andamenti economici, la crescita è risultata superiore anche al 2,8% che era stato giudicato difficile da raggiungere, gli investimenti sono cresciuti del 6,1%, i consumi di oltre il 3%, l'occupazione è aumentata di un ulteriore 1,5%.

Sul versante della finanza pubblica; il rapporto fra l'indebitamento della pubblica amministrazione e il prodotto interno lordo, pur superando l'aspettativa dell'1,3% indicata dal governo nella seconda metà dell'anno, ha rispettato il margine dell'1,5 fissato nel patto di stabilità; il rapporto fra debito e Pil è sceso di oltre 4 punti rispetto al '99 migliorando di quasi 2 punti la previsione che aveva indicato il 112,1%; il rapporto fra spesa corrente e Pil è diminuito di un punto percentuale; la pressione fiscale, invece di restare invariata come previsto, è scesa di oltre mezzo punto attestandosi al 42,4.

Il quadro complessivo del 2000, quindi emerge con un profilo che consente al governo di esprimere piena soddisfazione e agli italiani di riporre piena fiducia nelle prospettive del prossimo futuro.

L'unico dato che richiede particolare attenzione riguarda la difficoltà di rispettare il patto di stabilità interno del sistema delle Regioni che ha determinato lo scostamento del rapporto indebitamento/pil rispetto alle previsioni del governo che altrimenti, per quanto concerne la spesa che è sotto il diretto controllo dello Stato, sarebbero state pienamente confermate e probabilmente migliorate. Il rischio insito in tale difficoltà era stato più volte segnalato dal governo nei mesi passati: per contrastarlo, nell'ultima legge finanziaria è stato infatti inserito uno specifico intervento legislativo tale da rendere più cogente il voncolo di bilancio anche per gli enti di spesa decentrati. Ciò fa ritenere che quel rischio, per il futuro, possa essere evitato.

È chiaro che, pur nella constatazione del compiuto risanamento e dei risultati positivi fino ad ora registrati, è necessario che venga mantenuto il più serio e responsabile rigore, poiché l'esperienza del passato insegna quanto facile sia portare il Paese su un crinale di dissesto e quanto faticoso e complesso sia, poi, risalire la china. Oggi possiamo dire di avercela fatta nonostante le resistenze, i dubbi, le proteste, le diffidenze tante volte manifestate in varie sedi. Gli italiani devono esserne orgogliosi e guardare con fiducia al progressivo miglioramento che abbiamo davanti.

01/03/2001