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- Nuovo numero della newsletter "Dalla Lira all'Euro"

Comunicato Stampa del 22/12/2000

Roma, 22 dicembre 2000

Nuovo numero della newsletter "Dalla Lira all'Euro"

Il Millenium Bug, il Grande Giubileo, le Olimpiadi nel Nuovissimo Mondo, l'arrivo dell'euro... Cambiamenti e avvenimenti epocali condensati tutti in un arco di tempo di 12-24 mesi. E dietro questi grandi appuntamenti, campagne di informazione da capogiro destinate a centinaia di milioni di soggetti. In questo quadro, unico e irripetibile nel suo insieme, si inseriscono le iniziative di comunicazione sulla moneta unica europea. Spiegare a poco meno di 300 milioni di cittadini che le loro pesetas, lire, franchi, scellini, marchi eccetera. tra un anno scompariranno e al loro posto avrà corso legale una nuova divisa valida e circolante in tutti i 12 Paesi dell'Uem, non è certo una cosa facile, argomento di tutti i giorni. Di questo tema, fra gli altri, riferisce il nuovo numero e ultimo del 2000 di "Dalla Lira all'Euro", la newsletter quindicinale del ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione economica, in distribuzione nei prossimi giorni e che da domani, sabato 23 dicembre, sarà anche reperibile sul sito Internet del ministero (www.mef.gov.it).

E non è cosa facile neppure informare sul tema - e rassicurarli nel contempo - 58 milioni di italiani che tra poco verranno "bersagliati" da tutta una serie di iniziative di comunicazione sull'euro. Quella già in atto da oltre tre anni del ministero del Tesoro cofinanziata dall'Ue; quella della Banca d'Italia e, infine, quelle dei due settori strategici maggiormente coinvolti nell'operazione, quello bancario con l'Abi e quello della distribuzione organizzata e dei supermercati con l'Indicod.

I quattro progetti di comunicazione, al loro stato finale di definizione, pur con angolazioni diverse, avranno un unico obbiettivo comune. Fare sapere a tutti i segmenti della società che è in arrivo una nuova moneta con tanto di conii e bigliettoni finora visti solo su poster, pubblicazioni e fac-simili e che è necessario, per abituarci all'idea, cominciare fin da ora a contare ed operare in euro. Poi, ciascuna istituzione lancerà il suo o i suoi messaggi sull'euro che più le interessano.

Prendiamo l'Abi, la cui campagna di comunicazione verrà fatta dalle singole aziende associate (lo stesso vale per l'Indicod): l'organismo di rappresentanza bancario immagina fin da ora di concentrarsi su temi specifici quale, ad esempio, l'emissione di assegni in lire dopo il primo gennaio del 2002, che non avranno nessun valore legale.

Quanto al Tesoro-Comitato Euro, la nuova campagna di comunicazione parte dal presupposto che gli italiani hanno già memorizzato il concetto di euro, non conoscendone, tuttavia, gli aspetti tecnici (il valore esatto della conversione, la durata del periodo di doppia circolazione eccetera.). Di qui la decisione di suddividere in due fasi, con parole d'ordine tranquillizzanti come "semplicità" e "rassicurazione", il programma di informazione per l' ultimo anno di transizione (il 2001).

Nel primo semestre, infatti, i messaggi dovranno puntare alla familiarizzazione con l'euro e a creare l'aspettativa e la consapevolezza dell'evento facendone crescere l'attenzione intorno,.spiegando che l'entrata in circolazione è fissata al primo gennaio del 2002 e che il periodo di doppia circolazione terminerà il 28 febbraio dello stesso anno.

Contemporaneamente potranno essere introdotte nozioni semplificate sul valore della nuova moneta del tipo: "togli tre zeri e dividi per due, per semplicità ". In questa fase dovranno essere privilegiati canali di informazione quali le tv, gli spettacoli e gli eventi attivando anche una comunicazione mirata per anziani, pensionati e studenti.

La seconda fase, invece, quella che riguarda gli ultimi sei mesi del 2001, prevede la divulgazione capillare di messaggi precisi sul valore del cambio lira-euro, sui resti, sulla valutazione dei prezzi, sui modi di approvvigionamento della nuova valuta, sui compiti di banche, poste, istituti previdenziali, pubbliche amministrazioni e via dicendo.

La complessità dei messaggi richiederà un massiccio uso di spot promozionali con attori di indiscussa bravura e popolarità quali testimonial, manifestazioni sportive come regate, gare ciclistiche, partite di calcio,affissioni di cartelloni e locandine, sopratutto in uffici largamente frequentati dal pubblico, in ristoranti, mense, alberghi e stazioni ferroviarie. Il tutto condito da una intensa pubblicazione di redazionali e articoli divulgativi ad hoc su riviste e quotidiani.

Per quanto riguarda la campagna BCE, che sarà effettuata da Banca d'Italia, sarà centrata sulle nuove banconote e monete. Obbiettivo di via Nazionale è sensibilizzare gli italiani facendo perno su quattro principali elementi: l'aspetto delle banconote con particolare riferimento a taglio, colore e dimensioni; le misure antifalsificazione delle banconote stesse che consentiranno al pubblico di verificarne l'autenticità; e il valore unitario delle monete, che per alcuni cittadini sarà molto diverso da quelli cui sono abituati e, infine, le modalità della transizione all'euro. Quanto alle informazioni relative ai dispositivi di sicurezza, queste verranno date solo a partire dal mese di settembre del 2001 per ridurre i rischi di contraffazione delle banconote in euro. Successivamente sarà lanciata una capillare informazione sui mass media, affinché i cittadini acquisiscano familiarità con tali elementi. Bankitalia prevede nella campagna di comunicazione euro anche un capitolo dal titolo "relazioni con il pubblico e la stampa" e agli inizi del 2001 verrà anche allestito un sito web (www.euro.ecb.int) per rendere accessibili a tutti i cittadini europei, informazioni esaurienti sulle banconote e monete nelle 11 lingue ufficiali della Ue.

22/12/2000