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- I negozi italiani e l'avvento dell'Euro

Comunicato Stampa del 16/09/2000

Roma, 16 settembre 2000

I negozi italiani e l'avvento dell'Euro

Secondo una recente inchiesta di cui dà conto il numero 4 di "Dalla lira all'euro" - nuovo periodico quindicinale del ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione economica - in Italia più della metà dei piccoli e medi esercizi commerciali ha ancora registratori di cassa che non indicano l'equivalente dell'importo totale in euro.

Qui di seguito, si riporta l'anticipazione del servizio.

"Più della metà dei negozi italiani, il 57%, soprattutto piccoli e medi, ha registratori di cassa che non indicano ancora il totale in euro e soltanto il 17% dei punti vendita dichiarano di accettare pagamenti in euro con carta di credito o assegno. E' quanto emerge da un'inchiesta condotta su circa 700 punti vendita in 15 città e segnalata a Milano nel corso di un convegno di Indicod, l'Istituto per le imprese di beni di consumo. Sono inoltre meno di uno su sei (15%) i negozi con almeno la metà dei prezzi esposti in lire e in euro. Nel 7% dei casi, ha sottolineato Anna Bartolini (Comitato europeo consumatori), il tasso di conversione dei prezzi è errato.Al convegno "L'Euro, il commercio elettronico, la qualità della filiera", il segretario generale del Comitato Euro del Tesoro, Giancarlo Del Bufalo, ha ricordato che per quest'anno sono stati stanziati 15-16 miliardi di lire al fine di sensibilizzare gli italiani sull'avvento della moneta unica attraverso campagne di informazione (una partirà a settembre su stampa e tv). Inoltre, è stata proposta l'ideazione di "Euro-quiz" televisivi per abituare la gente a calcolare nella moneta europea".

16/09/2000