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- Precisazioni a un quotidiano

Comunicato Stampa del 08/08/2000

Roma, 8 agosto

Precisazioni a un quotidiano

A proposito di quanto riportato su un quotidiano milanese su presunte denunce di illeciti formulate dagli uffici delle Finanze a cui il ministro delle Finanze pro tempore Vincenzo Visco non avrebbe dato seguito, il portavoce del ministro Visco ricorda quanto segue:

  • Le denunce alle quali alcuni funzionari avrebbero voluto che il ministro desse seguito non erano sorrette da argomentazioni e da circostanze tali da consentire una efficace e responsabile iniziativa del governo;
  • Il ministro Visco sollecitò più volte l'indicazione di elementi specifici e concreti di supporto per poter intraprendere le necessarie iniziative, senza mai ottenere adeguato riscontro.
  • L'insistenza di quei funzionari nel reiterare denunce, persistendo nel non saper fornire gli elementi sui quali esse potessero fondarsi, non si è quindi risolta in alcunché di apprezzabilmente utilizzabile in difesa dell'interesse pubblico;
  • L'invadenza commerciale e imprenditoriale delle multinazionali straniere nel settore dei tabacchi lavorati si è concretizzata negli anni precedenti alla nomina di Visco alla guida del ministero delle Finanze, durante i quali le iniziative di contrasto a tale processo erano condotte dalla dirigenza di allora in modo del tutto inadeguato, privo di ogni risultato e, al contrario, creando per l'amministrazione dello Stato oneri aggiuntivi e perdite di competitività e di posti di lavoro;
  • L'azione del ministro Visco, condotta con estrema energia fin dal 1996, ha ottenuto l'uscita dello Stato (dopo un decennio di inutili tentativi dei precedenti governi) dalla produzione e commercializzazione dei tabacchi lavorati, ha creato le premesse per il risanamento del settore che presentava forti rischi e ha permesso il conseguente salvataggio di tutti i posti di lavoro messi a repentaglio, ha consentito di arginare la crescente espansione sul mercato dei marchi stranieri. Ma soprattutto ha spinto la lotta al contrabbando su un terreno più generale e articolato, impedendo la depenalizzazione del reato di contrabbando di tabacchi, attivando l'azione internazionale verso i Paesi che, per diversi aspetti, offrivano al contrabbando sponde favorevoli, come la Svizzera, l'Albania e il Montenegro, indirizzando l'azione di contrasto della Guardia di Finanza e promovendo un vasto lavoro di sensibilizzazione politica e sociale su tale tema, creando vincoli precisi ed effettivi per i fabbricanti di sigarette (essendo quelli introdotti precedentemente del tutto inadeguati e inoperanti), dando infine avvio all'azione di mandato al Servizio giuridico della Commissione europea per la citazione davanti alla giurisdizione degli Stati Uniti d'America dei produttori di tabacchi lavorati, che appaiono essere responsabili del contrabbando di tabacchi lavorati esteri sul territorio comunitario;
  • Il ministro Visco ha dato mandato ai suoi legali di valutare la presenza di estremi di diffamazione perpetrata a suo danno dai diversi soggetti responsabili della divulgazione delle informazioni false e infondate che lo riguardano.
08/08/2000