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- Compiti e scadenze per le Politiche di Sviluppo

Comunicato Stampa del 16/06/2000

Roma, 16 giugno 2000

Compiti e scadenze per le Politiche di Sviluppo

Con una direttiva firmata nella giornata di oggi il Ministro del Tesoro ha puntualmente definito compiti e scadenze a cui gli uffici dovranno attenersi per attivare la piena operatività delle strategie per le politiche di sviluppo, in linea con gli obiettivi individuati dal programma di governo.

La direttiva conferma gli obiettivi di fondo del Dipartimento per le politiche di sviluppo che possono essere riassunti in una radicale riqualificazione degli investimenti pubblici italiani, a partire da un rapporto diverso - di trasparente negoziazione - fra livelli di governo, e ad un nuovo atteggiamento - basato sulla valutazione - dell'amministrazione centrale.

A partire da questa premessa, la direttiva definisce gli indirizzi e precisa le scadenze dell'attività del Dipartimento nei prossimi mesi, rafforzando le motivazioni dell'amministrazione ed offrendo certezze al pubblico. Essa si accompagna ad altre disposizioni di carattere interno - relative ad aspetti organizzativi, tecnologici e di risorse - che permettano al Dipartimento di svolgere al meglio le sue attività. Associata all'individuazione della figura del nuovo capo del Dipartimento e alla definizione delle modalità di collaborazione con la società Sviluppo Italia, la direttiva è garanzia della piena operatività del Dipartimento.

I principali contenuti della direttiva possono essere così sintetizzati:

  1. Obiettivo 2 e mappa aiuti
  1. Chiusura entro giugno del negoziato con la Commissione Europea in merito alle aree "obiettivo 2" nel Centro-Nord;
  2. conseguente sblocco della mappa per gli aiuti di Stato già approvata nei contenuti (richiesta, con l'approvazione degli interventi di cui alla legge 19 dicembre 1992, n. 488, per l'attivazione dei relativi bandi nel Centro-nord);
  3. approvazione, da parte della Commissione Europea, delle forme di aiuto "Contratti di programma" e "Patti territoriali".

2. Avvio operativo del "Programma di Sviluppo del Mezzogiorno" e del sistema di valutazione e verifica

  1. Approvazione entro giugno da parte della Commissione Europea del programma di sviluppo del Mezzogiorno finanziato nell'ambito del quadro comunitario di sostegno e entro luglio la relativa delibera Cipe di accoglimento e i programmi operativi regionali e nazionali in corso di negoziato;
  2. redazione entro l'estate - con la collaborazione a livello locale delle parti sociali e delle Amministrazioni locali - dei "Complementi di programmazione" (documento operativo che indica le allocazioni regionali dei fondi fra aree di intervento e territori) ;
  3. diffusione entro dicembre dei primi risultati (anche in termini di erogazioni) del Programma;

d) conseguimento entro dicembre di una percentuale pari all'80-85% delle erogazioni per il programma 1994-99 relativo al Mezzogiorno.

e) completamento entro ottobre del sistema di monitoraggio finanziario, procedurale e di risultato degli investimenti pubblici e suo immediato avvio secondo il dettato del Programma di Sviluppo del Mezzogiorno (PSM) e del Quadro Comunitario di Sostegno (QCS);

f) attivazione entro dicembre delle procedure per la costituzione dei Nuclei di valutazione e verifica degli investimenti pubblici nelle regioni, comprese le regioni del Centro-nord, e nelle Amministrazioni centrali responsabili del PSM-QCS; avvio entro dicembre dell'attività di tali Nuclei in almeno una regione del Mezzogiorno.

g) costruzione , da parte dell'Unità di valutazione, dei parametri e del sistema di monitoraggio per la distribuzione nel 2003 fra Regioni e amministrazioni della riserva premiale, pari al 6% di tutte le risorse.

h) aggiudicazione delle gare, avvio, attuazione e significativo avanzamento entro febbraio 2001 degli oltre 400 studi di fattibilità (340 nel Mezzogiorno e 71 nel Centro-Nord) finanziati con le risorse per le aree depresse. Attuazione di non meno di 20 studi di particolare dimensione e rilievo che beneficiano dell'assistenza tecnica dell'Unità di valutazione; rappresentazione, in modo idoneo, dei risultati di quegli studi presso le comunità locali e il pubblico in genere.

i) primi risultati operativi per le opere di "completamento" finanziate con risorse per le aree depresse (incluse le cosiddette opere sblocca-cantieri): monitoraggio da parte dell'Unità di Verifica del finanziamento delle opere bloccate e comunicazione dei risultati del programma di "completamento" entro luglio e, successivamente, a date ricorrenti; controllo in loco dell'effettivo stato di attuazione degli interventi, individuazione delle eventuali criticità sotto il profilo della realizzazione, proposte di intervento per la semplificazione e l'accelerazione.

3. Avanzamento delle Intese istituzionali

  1. Chiusura entro febbraio 2001 di alcuni significativi "Accordi di programma quadro" (APQ) per le Regioni in cui questi mancano;
  2. progressi particolarmente significativi entro l'anno in alcuni accordi di programma quadro di notevole rilievo già siglati, anche nel Centro-nord;
  3. avvio, specie per gli APQ di cui alla lettera b, di un sistema di monitoraggio coerente con quello attivato per i fondi strutturali.

4. Finanza di progetto

Attuazione di tutte le misure necessarie alla immediata messa a regime dell'Unità per la finanza di progetto (UFP) recentemente costituita presso il CIPE, in modo che possa essere avviato entro l'anno corrente un gruppo di operazioni significative, anche nel Centro-nord.

5. Servizio per la programmazione negoziata

  1. Approvazione, finanziamento e avvio entro l'anno corrente di 10 contratti di programma, di cui 5 entro agosto. Come in passato, nella selezione dei contratti di programma, gli uffici competenti faranno riferimento a criteri di economicità, impatto, realizzabilità e corresponsabilità dell'iniziativa;
  2. consolidamento dei patti territoriali con: 1) indicazioni operative entro giugno ai soggetti promotori dei patti di prima e seconda generazione; 2) chiusura immediata dell'iter procedurale del decreto relativo al finanziamento del soggetto responsabile e alla riprogrammazione dei fondi; 3) attuazione entro agosto di un progetto di messa in rete dei patti e di una rilevazione sui loro effetti indiretti; 4) indicazioni operative entro l'estate per l'attuazione dei bandi territoriali, di cui alla legge 488/1992, rivolti ai Patti; 5) proseguimento dell'attività di verifica sul campo a opera dell'Unità di verifica degli investimenti pubblici.

c) Attuazione delle decisioni già prese per legge o d'intesa con le parti sociali per quanto riguarda

i contratti d'area.

16/06/2000