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- Sicilcassa

Comunicato Stampa del 05/09/1997

Si è riunito oggi alle ore 16, presso il Ministero del Tesoro e del Bilancio, il Comitato interministeriale per il credito ed il risparmio, presieduto dal Ministro del Tesoro e del Bilancio, Carlo Azeglio Ciampi, partecipanti il Ministro delle Finanze, Vincenzo Visco, il Ministro dei Lavori Pubblici, Angelo Costa, il Ministro per il Commercio con l'Estero, Augusto Fantozzi, presente il Governatore della Banca d'Italia, Antonio Fazio.

Nel corso della riunione il Comitato ha esaminato - sulla base di una relazione del Governatore della Banca d'Italia - la gravissima situazione di crisi in cui continua a versare la Sicilcassa S.p.A., posta in amministrazione straordinaria con D.M. 6 marzo 1996; la proroga del commissariamento - decisa con D.M. il 6 marzo 1997 - scade il 7 settembre.

La relazione dei commissari al Governatore della Banca d'Italia ha evidenziato come in questo periodo di gestione straordinaria siano stati fatti progressi attenuando il forte squilibrio reddituale, riducendo i costi operativi e aumentando la produttività. Tali progressi, pur significativi, non consentono tuttavia la restituzione dell'azienda agli organi societari ordinari. Persiste infatti un rilevante deficit patrimoniale, valutato al 31 maggio in circa 800 miliardi, e una situazione finanziaria che richiede importanti apporti patrimoniale. Alla stessa data, i crediti in sofferenza risultano pari a circa 5.900 miliardi, le partite incagliate a oltre 800 miliardi. La capacità di reddito della banca, su base normalizzata, è ancora negativa per circa 190 miliardi annui.

Constatata l'impossibilità di realizzare un piano di risanamento basato sull'intervento degli azionisti, i commissari, con il parere favorevole del Comitato di sorveglianza, hanno formulato la richiesta di sottoporre la Sicilcassa a liquidazione coatta amministrativa, ai sensi dell'art. 80 del testo unico in materia bancaria.

Il Cicr ha condiviso la relazione del Governatore, ha ringraziato i commissari per l'azione attuata in questa difficile fase di gestione straordinaria.

Il Ministro del Tesoro e del Bilancio ha dunque disposto la messa in liquidazione coatta amministrativa della Sicilcassa S.p.A.. Gli organi della liquidazione - commissari e membri del Comitato di Sorveglianza - saranno nominati oggi stesso dal Governatore della Banca d'Italia.

Il Cicr ha considerato anche il delinearsi di un riassetto complessivo del credito dell'isola che dia una prospettiva di rilancio all'economia siciliana.

Si è preso infatti atto che il Banco di Sicilia è da tempo in cerca di un rafforzamento patrimoniale e di un ampliamento della gamma di servizi per la clientela, e che ha in corso una vasta riorganizzazione aziendale per ridare economicità alla gestione. In questo contesto si è profilata la possibilità di un intervento del Mediocredito centrale S.p.A..

Il Mediocredito centrale e il Banco di Sicilia hanno manifestato interesse per l'acquisizione di attività, passività e sportelli della Sicilcassa, nel caso di liquidazione, per dar vita a un soggetto bancario di dimensioni adeguate all'economia regionale, in grado di essere competitivo. Tale operazione non è chiusa alla possibilità dell'intervento di nuovi soggetti bancari o assicurativi. Il Tesoro conferma la validità di una prospettiva di privatizzazione.

L'operazione prevede, in particolare: la sottoscrizione di un aumento di capitale del Banco di Sicilia di 1.000 miliardi da parte del Mediocredito Centrale; il concorso alla copertura delle perdite della Sicilcassa S.p.A. da parte del Fondo interbancario di garanzia per 1.000 miliardi; l'attivazione delle misure previste dal D.M. 27.9.74. Quest'ultimo intervento, sia pure in funzione integrativa delle risorse messe a disposizione dal sistema privatistico di garanzia, risulta in linea con gli indirizzi costantemente seguiti dalle Autorità e con i criteri richiamati nella delibera CICR del 23.12.1986, secondo i quali il ricorso alle misure previste dal decreto ministeriale è ammissibile in casi straordinari di rilevante interesse generale.

La soluzione prospettata nel piano d'intervento - che è stata condivisa e approvata dal Comitato del credito - costituisce l'unico progetto concretamente praticabile per dare soluzione alla crisi della Sicilcassa. È stato infatti confermato il mancato interesse da parte di altre banche, pur sollecitate e interpellate, anche in presenza delle indicate misure di sostegno esterno volte a neutralizzare le perdite pregresse.

Il Banco di Sicilia, rafforzato patrimonialmente e gestionalmente dall'intervento del Mediocredito centrale S.p.A., potrà così subentrare senza soluzione di continuità, a partire da lunedì mattina, nella gestione delle attività, passività e degli sportelli della Sicilcassa posta in liquidazione coatta amministrativa. Ciò evita ogni soluzione di continuità nei rapporti con la clientela, in particolare dà piena garanzia ai depositanti per la salvaguardia dei risparmi da loro affidati alla Sicilcassa S.p.A..

In Sicilia si apre con questa operazione una prospettiva di sostegno al rilancio dell'economia, in particolare attraverso l'assistenza finanziaria alle medie e piccole imprese e alla realizzazione delle infrastrutture.

05/09/1997