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- Riduzione tassi interesse su attività finanziarie postali

Comunicato Stampa del 24/06/1997

Roma, 24 giugno 1997

RIDUZIONE TASSI INTERESSE SU ATTIVITÀ FINANZIARIE POSTALI

Con il decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 24 giugno 1997 il Ministro del Tesoro, di concerto con il Ministro delle Poste e Telecomunicazioni, ha ridotto, con decorrenza 1° luglio 1997, i tassi di mercato che manifestano ormai da tempo una costante tendenza al ribasso.

Per evitare che nelle more dell'entrata in vigore dei nuovi tassi si determinino fenomeni di congestione presso gli Uffici Postali, il provvedimento ministeriale dispone con effetto immediato la cessazione delle emissioni dei buoni postali della serie speciale a termine "AF" di cui al D.M. 31 ottobre 1996 nonché dei buoni postali della serie ordinaria "S" di cui al D.M. 27 novembre 1996.

Per lo stesso motivo viene sospesa sino al 30 giugno l'emissione dei libretti di risparmio nominativi e al portatore vincolati per almeno tre anni di cui al D.M. 5 giugno 1981.

Gli aspetti più significativi della manovra posta in essere dal Tesoro sono rappresentati dalla riduzione dello 0,75% dei tassi di interesse riconosciuti sui libretti non vincolati e sui buoni ordinari e dall'allungamento delle scadenze di raddoppio (da 9,5 a 12 anni) e triplicazione (da 14 a 17 anni) previste per i buoni a termine.

Per effetto di tali modifiche a decorrere dal 1° luglio il rendimento annuale medio lordo dei buoni ordinari si attesta al 6,37% sulla scadenza ventennale, mentre quello dei buoni a termine raggiunge il 6,68% in occasione della triplicazione.

Il fatto che i rendimenti proposti siano leggermente inferiori a quelli attualmente assicurati dalla altre obbligazioni pubbliche di analoga durata trova ampia giustificazione nei tradizionali vantaggi che caratterizzano i buoni postali.

Questi ultimi si distinguono, infatti, per l'estrema facilità di sottoscrizione anche per tagli minimi, per l'immediata ed incondizionata liquidabilità, in qualsiasi momento di vita del titolo, sia del capitale che degli interessi direttamente presso gli uffici postali e, non ultimo, per l'assoluta sicurezza dell'investimento, essendo direttamente garantiti dallo Stato.

A ciò si aggiungano i vantaggi offerti dalla capillarità della rete di distribuzione su tutto il territorio nazionale (14.500 uffici postali presenti anche nei più piccoli paesi) e dall'assenza del pagamento di commissioni sia nella sottoscrizione che nel rimborso.

24/06/1997