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Intervista a Fabrizio Pagani - «Ora scenderemo in altre società»

Corriere della Sera - CorrierEconomia - 22/02/2016

di A. Pu.

Grandi Stazioni?

«Bella operazione — dice Fabrizio Pagani, capo della segreteria tecnica del ministero dell’Economia, l’uomo di raccordo del governo Renzi sulle privatizzazioni — Le manifestazioni d’interesse che abbiamo ricevuto sono numerose e di gran qualità. Dimostra che il bene è importante e appetito».

Prima privatizzazione dell’anno.

«Sì. Mettiamo sul mercato un bene controllato da Fs e incrociamo tre obiettivi fondamentali: politica industriale, revisione della spesa e riduzione del deficit».

Si spieghi.

«La spending review si ha perché trasferiremo meno risorse dallo Stato a Ferrovie, che così sarà in grado di trovarle sul mercato. Un po’ com’è successo quando fu portata in Borsa Rai Way: abbiamo tagliato i trasferimenti alla Rai perché ha preso risorse dal mercato. Stiamo introducendo un concetto nuovo».

Qui dovrebbe entrare circa mezzo miliardo. A chi andrà, a Fs o al Tesoro?

«A Fs, ma di fatto è un minore aggravio per le casse dello Stato. E questa è la riduzione del deficit».

Resta la politica industriale.

«L’obiettivo prioritario. Avremo un operatore specializzato nel settore, capace di valorizzare questo bene. Porta capitale fresco, è motivato e con Ferrovie potrà lavorare al meglio. Le nostre stazioni diventeranno più belle, più sicure e poli urbani di sviluppo, con più servizi ai viaggiatori. I cittadini ne trarranno beneficio».

La privatizzazione di Ferrovie però quest’anno salta.

«Probabilmente slitterà al 2017. Oggi ci sono condizioni di mercato che non permettono di fare certi debutti in Borsa. Ci auguriamo che tornino alla normalità. Con Enav però confermiamo i tempi».

Debutto in Borsa nel primo semestre quindi. Ma per raggiungere l’obiettivo 2016 da privatizzazioni vi mancheranno i 3 miliardi di Ferrovie. Dove li troverete?

«Stiamo considerando altre opzioni» .

Procederete con Stm?

«Al momento, abbiamo con tatti in corso su Stm con il ministero del Tesoro francese (il socio congiunto, ndr.) sul tema industriale. Bisogna evitare il declino e la perdita di quote di mercato dell’azienda, deve tornare a essere leader».

Metterete sul mercato pezzetti di Ferrovie? Il cargo? Altro?

«Il nuovo management di Fs è vigoroso, sta guardando tutte le possibilità. Tra qualche settimana parlerà al ministro».

Quoterete le società del Fondo strategico? Sia, Valvitalia, Kedrion...

«Queste operazioni vanno avanti e sono di valenza industriale, ma non hanno effetti sulla finanza pubblica. Sono partecipazioni di Cdp».

E dunque?

«Si può scendere in società dove abbiamo quote importanti. Non l’Eni»

Le Poste?

«No comment».