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L’intervento del ministro Tria in occasione della cerimonia di giuramento degli allievi ufficiali della Guardia di Finanza

04/05/2019

Signor Comandante Generale,
Autorità
Gentili ospiti,
a nome del governo e mio personale desidero porgere a tutti loro il più cordiale saluto ed un sincero ringraziamento per l’invito ad intervenire all’odierna cerimonia di giuramento degli allievi ufficiali del 118° corso “Monte Cimone IV” e del 17° Corso “Sestante”.

Un invito che ho accettato con vero piacere, perché mi consente di testimoniare, ancora una volta, la mia profonda stima e l’apprezzamento nei confronti della Guardia di Finanza, per il quotidiano ed incondizionato impegno profuso a beneficio dell’intera collettività nazionale.

Ma, soprattutto, il mio saluto più sentito è per voi, cari allievi ufficiali, che avete poc’anzi giurato la vostra fedeltà alla Repubblica, dopo aver scelto di frequentare l’Accademia.

Una struttura d’eccellenza, nella quale si formano i futuri comandanti del corpo, veri professionisti in grado di coniugare una solida cultura economico-giuridica con la disciplina ed i valori militari.

Grazie ad un corpo docenti di straordinaria professionalità e ad uno staff consolidato, l’Accademia consente agli allievi ufficiali di acquisire quei caratteri di imparzialità, correttezza, riserbo, equilibrio e senso della responsabilità, particolarmente necessari nel contesto in cui saranno chiamati a operare.

È indubbio che il bisogno di sicurezza della collettività - in uno scenario globale caratterizzato da forti tensioni geopolitiche - sia notevolmente cresciuto.

E una tra le più importanti sfide che le democrazie moderne si trovano ad affrontare oggi è legata al mantenimento e alla difesa della propria sicurezza economico-finanziaria.

Vale a dire difendere il paese dalle minacce che possono mettere a rischio le grandezze economiche nazionali del reddito, del risparmio, della spesa e del mercato

riciclaggio, frodi negli appalti, corruzione, truffe nella percezione di fondi pubblici, infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia legale, contrabbando, traffici di stupefacenti e di merce contraffatta: sono alcune delle possibili forme di illegalità in grado di mettere a dura prova la sicurezza economica di qualunque paese e di rappresentare delle vere e proprie minacce alla stabilità del sistema, non solo a livello domestico, ma anche in chiave transnazionale.

Ma lo sono anche l’evasione fiscale e la pianificazione fiscale aggressiva, il lavoro nero, la diffusione di informazioni industriali riservate e le frodi informatiche. Per questo motivo nel mio recente atto di indirizzo ho sottolineato l’importanza del consolidamento della governance dell’amministrazione finanziaria nel suo complesso, con un efficace coordinamento generale, il potenziamento delle sinergie con le altre autorità nazionali ed internazionali ed il miglioramento del sistema informativo della fiscalità, anche attraverso l’attuazione di misure di cybersecurity. In tutti questi contesti è ovviamente coinvolta la Guardia di Finanza, nella sua configurazione di forza di polizia con competenze generali per il contrasto al crimine economico-finanziario.

La legalità è una precondizione fondamentale per lo sviluppo economico sostenibile e inclusivo.

Il rafforzamento dell’azione di contrasto all’evasione fiscale, alla corruzione ed alla criminalità organizzata consente di consolidare la tutela ed il sostegno all’attività delle tantissime imprese sane che rispettano le regole, assicurando altresì le migliori condizioni per il mantenimento di un mercato concorrenziale.

Naturalmente, da un più efficace contrasto all’evasione e alle frodi, derivano risorse per ridurre la tassazione sui fattori produttivi e sostenere la crescita.

Lungo queste direttrici, i significativi traguardi raggiunti dalla Guardia di Finanza testimoniano, in modo tangibile, l’impegno costantemente messo in campo contro le forme più insidiose e patologiche di illeciti economico-finanziari.

Il valore della lotta al sommerso va ben al di là dei risultati conseguiti, perché genera un’emersione permanente, attraverso l’ingresso nel circuito legale di attività produttive prima sconosciute.

Anche sul versante del contenimento della spesa va sottolineato l’impegno del corpo sul corretto impiego delle risorse – per evitare sprechi di denaro pubblico – sia con riguardo al meccanismo degli appalti, sia con riferimento alla sanità e agli incentivi a favore delle imprese.

La Guardia di Finanza svolge un’azione di vigilanza e controllo del nostro sistema di welfare, che con il reddito di cittadinanza approvato da questo governo contempla anche l’adempimento di una funzione sociale a sostegno dei cittadini onesti e di quelli bisognosi di aiuto da parte delle istituzioni.

I finanzieri hanno operato in prima linea nelle situazioni emergenziali, forti della loro elevata professionalità e dotati di attrezzature all’avanguardia, venendo incontro alle esigenze più impellenti delle popolazioni in occasione di eventi tragici o emergenziali.

Un impegno così profondo e totale non può non riguardare anche la formazione del personale. La cultura è un patrimonio da difendere e sostenere; è un elemento essenziale della libertà e della ricchezza, anche economica, di un paese e rappresenta, per un’organizzazione come la Guardia di Finanza, un fondamentale valore identitario.

Sono sicuro che voi, giovani allievi, sentiate molto queste sfide e le istituzioni non devono deludere queste aspettative e queste disponibilità.

Oggi, ancor più che in passato, è fortemente avvertita dall’opinione pubblica l’esigenza di promuovere un duraturo rilancio del paese che preveda misure diffuse di perequazione e inclusione sociale, condizione necessaria per rafforzare il clima di fiducia dei cittadini.

L’urgenza di continuare sulla strada delle riforme strutturali deriva dal dovere di dare risposte efficaci alla collettività, risposte adeguate alle sfide che abbiamo ancora di fronte.

Esistono nel nostro paese tante energie che attendono soltanto di trovare modo di esprimersi compiutamente.

Penso alle imprese, piccole, medie e grandi, che coraggiosamente si confrontano sui mercati; penso alla pubblica amministrazione, che possiede competenze di valore; penso ai giovani, che coltivano i propri talenti e che comunicano, con la loro capacità di critica, la voglia di cambiare e di migliorare.

Tutti sono chiamati ad assumere, per intero, la responsabilità di concorrere alla realizzazione del bene comune.

L’investimento in capitale umano è la principale strategia per assicurare una crescita inclusiva e per sviluppare sistemi produttivi innovativi.

Per questo, “formazione” è’ una parola chiave per l’economia del paese. Affermo questo come “docente” oltre che come ministro. Essa implica la necessità di investire sulla professionalità degli uomini, sulle loro competenze e capacità, sui loro modi di contribuire alla competitività ed all’efficienza dell’organizzazione in cui sono inseriti.

La Guardia di Finanza attribuisce grande importanza alla formazione, ai moduli addestrativi, che assicurano standard di preparazione professionale all’altezza delle proprie missioni istituzionali. Il vostro lavoro è sempre più caratterizzato da elevato tecnicismo e raffinate capacità investigative e richiede un bagaglio di conoscenze e di valori etici in grado di rendere ciascuno dei suoi appartenenti un punto di riferimento per la collettività.

Allieve e allievi ufficiali del 118° Corso “Monte Cimone IV” e del 17° Corso “Sestante”, l’esercizio dei compiti affidati alla Guardia di Finanza esige rigore metodologico, conoscenze, competenze e sensibilità che possono essere assicurati soltanto da una formazione ampia, qualificata e costantemente alimentata.

È evidente che tale processo non può fare a meno del vostro convinto contributo.

Con questi sentimenti, in un momento così solenne e gioioso, rivolgo a tutti voi i miei migliori auspici, con la certezza che saprete custodire al meglio e far tesoro di tutti i preziosi insegnamenti che riceverete nel prosieguo del vostro periodo di formazione.

Affrontatelo con cura, con coscienza, con senso di responsabilità, per l’importante percorso che vi apprestate a compiere; un percorso senz’altro impegnativo, ma anche pieno, come forse nessun altro, di grandi soddisfazioni.

Auguro a tutti buon lavoro, rinnovo la mia riconoscenza al Signor Comandante Generale e all’intera Guardia di Finanza per il prezioso, leale, quotidiano impegno a beneficio dello Stato, delle sue istituzioni e dei suoi cittadini.

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