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Bitonci: no a nuovi condoni, dalla pace fiscale 21 miliardi

Nei piani del Carroccio proroga della rottamazione e aiuti alle imprese in crisi

Il Sole 24 Ore - 31/05/2019

Marco Mobili

No a nuovi condoni fiscali o a ripescaggi della tanto contestata (solo dai Cinque Stelle) "Dichiarazione integrativa speciale", ossia della sanatoria che consentiva di rettificare le dichiarazioni dei redditi, dell'Irap e dell'Iva con il versamento del 20% o del 22% sui maggiori imponibili.

«Ci sarà la proroga dei termini della pace fiscale» ha precisato ieri il sottosegretario all'Economia, Massimo Bitonci. Ispiratore, tra l'altro, dell'emendamento al decreto legge crescita, ora all'esame delle commissioni Finanze e Bilancio della Camera, con cui la Lega ha rimesso in corsa fino al 31 luglio prossimo tutti i contribuenti che non avevano aderito alla rottamazione ter delle cartelle entro il 30 aprile scorso. Una proroga che porterà, ha sottolineato sempre ieri il leader del Carroccio, Matteo Salvini, «decine di miliardi nei prossimi anni». Per l'esattezza non meno di 21 ha chiarito il sottosegretario: «Gli incassi della pace fiscale – ha detto Bitonci – arriveranno nei 5 anni previsti dall'operazione a 21 miliardi di euro» e questo alla luce del «risultato eccezionale e sopra le attese» della definizione agevolata delle cartelle «per cui ad oggi sono arrivate 1,7 milioni di domande di adesione».

Con l'occasione Bitonci ha ricordato che per le imprese il partito punta alla riduzione dell'Ires al 20%, come prevede un altro emendamento al Dl crescita, su cui ora si attende il via libera della Ragioneria sulla copertura dei 503,1 milioni di euro di taglio fiscale (per il 2024) e di altri altri 287,5 milioni di euro a decorrere dal 2025 affidata a una corrispondente riduzione del Fondo per la revisione del sistema pensionistico su cui però il ministero del Lavoro inizialmente aveva dato parere contrario. L'obiettivo della Lega resta quello di aiutare le imprese in crisi perle quali, ha sottolineato Bitonci, la Lega «sta definendo i criteri di difficoltà economica». Quello sul condono è solo un primo assaggio di come la Lega punti ad utilizzare la leva fiscale nel confronto post elettorale con i Cinque Stelle. Già per il prossimo Consiglio dei ministri Salvini ha annunciato di voler portare in discussione, oltre al Dl sicurezza bis, il disegno di legge sulla flat tax.

«Ragioniamoci con gli amici dei 5Stelle. La nostra proposta c'è, ha detto Salvini" ma per evitare che si dica che è la proposta della Lega, siccome è nel Contratto di governo sarebbe giusto fosse la proposta del Governo, sulla flat tax si applica il Contratto di governo». Sulla stessa linea anche il ministro dell'Economia Giovanni Tria che da Trento ha detto che «la flat tax sta nei programmi del governo ed è chiaro che alla fine si farà, si sta studiando come e quando».