Il testo dell'articolo è il risultato di una procedura di conversione testuale automatica che può generare degli errori nel testo. Source : MESSAGGERO Page of Review : 0 Page of Document : 3 Page of NewsPaper : 3 Category :ECONOMIA E POL. INTERNA Author :CIFONI LUCA RASSEGNA FLASH Abstract: Il minisiro dell'Economia difende la Finanziaria ma guarda avanti: al tavolo sulla previdenza sì dovrà affrontare l'aumento dell'età pensionabile L'INTERVISTA Da riformare anche il settorc pubblico da cui usciranno presto centinaia di migliala di persone. Tra i nodi c'è quello della mobilità «Cambiare le pensioni per aiutare i giovani» Padoa-Schioppa: sfruttiamo rallunganiento della vita. Sul Tfr possibili aggiustamenti di LUCA CIFON1 e ROBERTO STIGLIANO ROMA - C'è un grande como rosso portafortuna sul tavolo deìlo studio di Tommaso Padoa-Schioppa. «È opera di un artista napoletano, mel'ha regalato il collega Nicolais» spiega il ministro, che pernatali e formazione sarebbe più asburgico che partenopeo. E aggiunge scherzando: «E stato utile per preparare la Finanziaria». A giudicare dai suoi progetti futuri, dell'amuleto potrebbe avere ancora bisogno. La manovra consegnata al Parlamento non è certo un prodotto finito, e nelle aule di Camera e Senato il confronto si preannuncia acceso. Ma Padoa-Schioppa guarda anche più avanti, all'inizio del prossimo anno, quando si aprirà un 'altra partita fondamentale, quella delle pensioni. Intende affrontarla con un obiettivo in testa. «Per me è questa la linea del Piave» mette in chiaro, spiegando la sua intenzione di sfruttare il riequilibrio del sistema previdenziale, reso possìbile dall'allungamento della vita, per trovare le risorse neces-sarie a costruire gli anelli mancanti del welfarc state all'italiana. Quelli più moderni e necessari, a partire da un nuovo sistema di ammortizza tori sociali. L'altra grande sfida è la riforma della pubblica amministrazione. A chi accusa la Finanziaria di timidezza nel tagliare tè spese, il ministro replica che sono state avviate riforme fondamentali. Per portarle avanti però bisognerà affrontare anche nodi delicati, come quello della mobilità. In Finanziaria gli unici interventi sulla previdenza sono i ritocchi dei contributi. Però c'è un accordo con i sindacati per mettersi al tavolo della trattativa da! prossimo anno. E stato un rinvio tattico? «No. Sulle pensioni abbiamo distinto il tema della ma-novradaltemadel-la riforma- La richiesta dei sindacati di tenere separate le due cose era fondata, perché non si può costringere nella legge finanziaria un ragionamento così ampio. Però ho chiesto che la questione non fosse rinviata sic el sim-pliciter, e che ci fosse qualcosa da ottenere contestualmente, sul fronte della riforma. Questo qualcosa è il memorandum, che è più di un accordo di massima. Sonodue pagine molto sostanziose». E quale sarà il suo obiettivo, quando vi sarete seduti al tavolo? «L'obiettivo secondo me è qualcosa che si può già leggere nel memorandum. È un obiettivo semplice.Io dico sempre che il problema delle pensioni è il problema dei giovani, non degli anziani. Perché i giovani dedicano una quota esorbitante di quello che guadagnano a mantenere i vecchi, e perché quando saranno vecchi, la loro pensione non sarà uguale a quella che contribuiscono ad assicurare ai vecchi attuali. Quindi bisogna cambiare, riequilibrare il sistema in favore dei giovani. Nello stesso tempo è necessario che il sistema dello Stato sociale, che in Italia è fatto solo dì pensioni e sanità, si completi, con un sistema di ammortìzZatori sociali completo e moderno, che adesso non c'è». Dalle pensioni allo stato so-cialeda completare. Sta alzando la posta. Qual è per lei la linea del Piave? «Si può trovare la quadratura del cerchio. La offre ii fatto che la vita si è allungata, si può lavorare più a lungo. E nel memorandum questo principio è ben leggibile. Per me la linea del Piave è che il riequilibrio sìa fatto in maniera tale da liberare, al suo intemo, le risorse necessarie per lo sviluppo di parli dello Stato sociale che mancano. Se noi non facciamo qualcosa adesso, il rapporto tra la spesa pensionistica e il Pii crescerà e diventerà impossibile lo sviluppo di altre componenti del welfare futuro. Queste risorse in più è l'economia che le deve ricavare, dal fatto che la vita lavorativa può durare più a lungo». Questo vuoi dire che bisogna alzare l'età pensionabile? «Noi dobbiamo assolutamente lavorativa. Il punto non è solo quale sia l'età-discrimine. Certo, è un tema importantissimo che pure va affrontato. La riforma Dini aveva una fascia di età per l'uscita dai 57 ai 65: si potrà discutere di come farla scivolare in avanti. Ma non voglio anticipare i tempi. Il fatto è che poi si può essere attivi anche oltre quell'età, oltre i 65 e fino a 80 anni se c'è la salute. Questo non vuoi dire necessariamente restare nella stessa azienda, alla stessa scrivania, ne tanto meno prolungare i lavori particotarmente usuranti. Può benissimo voler dire avere altri lavori, cumulabili con la pensione come abbiamo scritto nel memorandum, ma questi devono essere svolti alla luce del sole, in modo che su di essi si possano pagare le tasse, e quindi vadano a beneficio dell'economia. Ripeto, i'età-discrimine è importante, ma lo sono altrettanto la volontarietà e la flessibilità. Nei musei americani si vedono delle signore molto distinte che magari due giorni la settimana stanno li a dare informazioni. Penso anche a questo tipo di cose, che sono servizi alla società». C'è un altra riforma di cui in Italia si parla da decenni, quella della macchina statale. Anche su questo capitolo i sindacati sono un interlocutore-chiave. Pensa di trovare collaborazione? «Penso di sì. Primo, perché questa è una cosa che il sindacato sa fare, e l'ha fatta e forse la può anche fare volentieri. Le grandi ristrutturazioni delsiste- LA LINEA DEL PIAVE Per me l'obiettivo irrinunciabile è trovare all'interno della previdenza le risorse necessario a creare un moderno sistema di ammortizzatori sociali ma bancario e in importantissimi settori industriali si sono fatte con il sindacato. Poi c'è una grande occasione, perché ci saranno le uscite di centinaia di migliala di dipendenti pubblici nei prossimi anni. Certo serviranno progetti specifici, perché un conto è mettere mano alla scuola, un'altra alla sicurezza. Però ci sono alcuni denominatori comuni. Ovunque, ad esempio, la carenza di mobilità è un problema. Ma non basta nemmeno la mobilità. Bisogna trovare soluzioni specifiche ministero per ministero»-In Finanziaria cosa è stato fatto? «Forse non sono state fatte tutte le riforme che una mente lucida può concepire, ma ci sono cose che non si vedevano da 25-30 anni. In questo ministero, che ha tré reti territoriali, quella del fisco, quella della Ragioneria e quella delle direzioni provinciali del Tesoro, due di queste si organizzeranno a livello regionale anziché provinciale: da 106 punti a 20 punti. La scuola fa un riesame del rapporto tra alliev i e docenti, da cui risultano riduzioni consistenti di spesa. Finalmente avviene il passaggio al demanio di caserme che stanno nei centri storici e possono essere valorizzate, possono trasformare il tessuto urbanistico delle città: e la Difesa ne ricava fonti di finanziamento. Sulla sanità abbiamo fatto un accordo importantissimo, condiviso, ambizioso. Mentre con i Comuni ci sono stati molti contatti, ma non siamo riusciti ad arrivare a LE RIFORME In Finanziaria ci sono cose che non si vedevano da 25-30 anni Le reti locali del Tesoro e della Ragioneria passano da 106 a 20 sedi in Italia firmare una carta insieme. Adesso ci vedremo, sono convinto che si potranno risolvere i problemi». Intanto però sembra inevitabile l'ondata di aumenti delle , tasse locali... «È sbagliato presentare la dotazione di leve fiscali data ai Comuni come un obbligo di aumentare le imposte. Innanzitutto questa dotazione l'hanno chiesta a gran voce gli stessi enti locali. Poi se i Comuni fanno quello che in parte noi abbiamo fatto, cioè contenere la spesa, non avranno alcun bisogno di servirsi di queste leve. Non capisco perché da una parte si rimprovera lo Stato centrale di non avere ridotto abbastanza le spese, e quindi di essere intervenuto sulte entrate, dall'altra si compiangono i governi locali che dovranno aumentare le tasse. Anche loro possono risparmiare, vale per loro come per noi» Ammetterà che, rispetto alle attese della vigilia, la manovra nel suo complesso appare un po' sbilanciata sulle entrate. O no? «Non sono d'accordo. Mettiamo pure nei conto oltre alle nuove entrate tributarie anche quelle contributive, mettiamo anche i ticket che sono un prelie- vo sul cittadino. Però dobbiamo sottrarre il taglio del cuneo, LE ENTRATE La manovra non è sbilanciata sulle entrate II prelievo netto è di cinque miliardi La lotta all'erosione non può essere considerata un aggravio e non dobbiamo aggiungere la lotta all'evasione: quelle non sono nuove entrate, sono vecchie entrate non pagate. Mi rifiuto di considerare il recupero dell'cvasione un aggravio, si tratta di far restituire il maltolto. Se facciamo il calcolo così, la manovra netta sulle entrate è di 5 miliardi». L'operazione Tfr ha fatto insorgere le imprese, e potrebbe incontrare perplessità a Bruxelles. «Forse anche su questo punto c'è stata una mancanza di concertazione. cui si potrà rimediare. E com un-que il trasferimento del Tfr va visto insieme ad altre misure per le imprese come il taglio del cuneo. Quanto a Bruxelles, sono convinto che darà il via libera: in tutti i bilanci pubblici il dcbitoprevidenzialenonfigu-ra come debito pubblico, quindi anche i versamenti del Tfr vanno trattati come entrate contributive». i SINDACATI Penso che i sindacati collaboreranno alle riforme In Italia le ristrutturazioni del sistema bancario e di importanti settori industriali sono state/atte in accordo con loro: è qualcosa che sanno fare bene e/atte in accordo con loro: è qualcosa che sanno fare bene COSÌ LE PENSIONI D'ANZIANITÀ (Fra parentesi l'età prevista per i lavoratori autonomi) Età minima prevista per lasciare il lavoro con 35 anni di contributi Età inizio ; pensione UOMINI: DURATA MEDIA DEL PENSIONAMENTO CENSIMENTO ISTATS PROIEZIONI SU BASI PUBBLICHE Reference date: 08/10/06 08/10/06 10.06