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G20: impegno per crescita economica e lotta all'evasione. Padoan, Italia ha strategia chiara

Roma, 21 settembre 2014 – Si è concluso a Cairns (Australia), nella notte italiana, l'incontro dei Ministri delle Finanze del Gruppo delle 20 economie più sviluppate (G20). Nell'agenda dell'incontro le prospettive globali per la crescita, e la lotta internazionale contro l'evasione.
Il G20 è impegnato ad accelerare la crescita da adesso al 2018 di 2 punti percentuali di PIL, e le misure prese finora dovrebbero già consentire un'accelerazione dell'1,8%. Opinione condivisa dei ministri delle finanze è che le politiche di bilancio dovrebbero favorire la crescita e al tempo stesso tenere il rapporto debito/PIL su un percorso sostenibile.
Grande attenzione è stata dedicata anche alle strategie per incrementare gli investimenti. In particolare i paesi del G20 hanno raggiunto l'accordo per una iniziativa globale pluriennale che aumenti la qualità degli investimenti in infrastrutture.
Il G20 ha anche approvato il piano di attuazione dello standard globale per lo scambio automatico di informazioni tributarie, sviluppato in combinazione con l'OCSE per contrastare l'evasione fiscale (i paesi del G20 cominceranno a scambiare informazioni tributarie in modo automatico tra loro e con paesi terzi tra il 2017 e il 2018), e ha riconosciuto i significativi progressi raggiunti nell'attuazione del piano per combattere l'erosione della base imponibile e del trasferimento dei profitti (Base Erosion and Profit Shifting).
Al termine dei lavori il ministro Padoan ha espresso la propria soddisfazione per il clima di convergenza registrato durante i lavori di Cairns. "Dal G20 è emersa la consapevolezza che l'economia globale rischia di frenare. È importante – ha affermato Padoan – che ogni paese adotti una strategia per la crescita con un mix di strumenti specifico della situazione del paese stesso. L'Italia ha identificato con chiarezza una propria strategia, mettendo in cima all'agenda le riforme strutturali indispensabili per migliorare la competitività, l'attrattività e il clima economico: regole più semplici sul lavoro, amministrazione pubblica più efficace, giustizia civile più celere. Al tempo stesso abbiamo messo in cantiere le riforme istituzionali destinate a migliorare la governance del paese per i prossimi decenni."
In particolare il ministro attribuisce grande rilievo ai progressi compiuti sul fronte dello scambio automatico di informazioni tributarie tra i paesi del G20. "Lo scambio automatico di informazioni – ha sottolineato – è un esempio di riforma strutturale su scala internazionale: nuove regole che cambiano i comportamenti e producono risultati tangibili."
Il comunicato finale dei lavori può essere scaricato dal sito ufficiale del G20:

  • Comunicato finale