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Per la Voluntary Disclosure presentate più di 129.000 istanze, gettito di oltre 3,8 miliardi

Roma, 9 dicembre 2015 – Ammonta a oltre 3,8 miliardi di euro il gettito stimato della voluntary disclosure, la procedura di collaborazione volontaria per l’emersione dei capitali detenuti all’estero. Tale cifra, stimata al netto degli interessi, si ricava applicando aliquote medie prudenziali agli oltre 59 miliardi e 500 milioni di euro di attività per le quali è stata chiesta la regolarizzazione. Il gettito effettivo sarà determinato dall’attività di accertamento, ad opera dell’Agenzia delle Entrate, sulle istanze presentate. Considerando gli interessi l’introito finale potrà facilmente raggiungere circa 4 miliardi.
I dati sono stati presentati oggi nel corso di una conferenza stampa tenutasi al Ministero dell’Economia e delle Finanze a cui hanno partecipato il Vice Ministro, Luigi Casero, il Consigliere del Ministro per le politiche fiscali, Vieri Ceriani, il Direttore generale del Dipartimento Finanze del Mef, Fabrizia Lapecorella, il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi.
Le istanze pervenute all’Agenzia delle Entrate alla scadenza del 30 novembre scorso sono state in totale 129.565. Le attività estere per le quali si richiede la regolarizzazione provengono per lo più dai seguenti Paesi: Svizzera (69,6%), Principato Di Monaco (7,7%), Bahamas (3,7%), Singapore (2,3%), Lussemburgo (2,2%) e San Marino (1,9%).
Ribadendo che la voluntary disclosure ‘’non è un condono’’, il Vice Ministro Casero ha spiegato che la procedura di collaborazione volontaria per l’emersione dei capitali ‘’è portata avanti in sede internazionale’’. In termini di numeri l’operazione “ha avuto un risultato positivo. E’ il segnale di un rapporto di fiducia che si instaura tra il contribuente e il fisco”.

Comunicato stampa

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