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Gualtieri: "Da Draghi un eccezionale impulso alla costruzione dell'unità europea"

Roma, 28 ottobre 2019 – “Il solenne tributo che le più alte personalità politiche europee hanno oggi rivolto a Mario Draghi per la sua straordinaria azione alla guida della Banca Centrale Europea è stato toccante e ci riempie di orgoglio come italiani. Draghi ha preso il timone della Bce in un momento drammatico di crisi che rischiava di mettere in discussione l’esistenza della moneta unica e con essa il futuro stesso del progetto europeo. Con il suo coraggio, la sua determinazione e la sua capacità di interpretare dinamicamente il mandato dell’istituzione che era chiamato a guidare, Draghi ha saputo far leva sulla natura federale della Bce e sulla sua possibilità di intervento potenzialmente illimitata per sconfiggere in modo irreversibile – come ha ricordato nel suo intervento il Presidente Sergio Mattarella – la percezione e quindi il rischio di una possibile dissoluzione dell’Eurosistema. Su queste basi, Draghi ha saputo poi ampliare considerevolmente gli strumenti di azione e di intervento della Bce, che sono risultati decisivi per scongiurare il rischio di deflazione e per imprimere un forte stimolo monetario all’economia europea, che grazie alle sue recenti decisioni è destinato a durare a lungo”. Così il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, che ha partecipato alla cerimonia di saluto a Mario Draghi tenutasi oggi a Francoforte alla presenza delle più alte cariche istituzionali europee, ricorda il ruolo determinante svolto dal Governatore della Banca Centrale Europea, in procinto di lasciare il testimone a Christine Lagarde.

“Nel suo intervento di saluto, come di consueto, Draghi non si è limitato a parole di circostanza, ma ha affrontato la sfida fondamentale che l’Europa deve gestire. Per quanto virtuosa ed efficace, la politica monetaria non può fare a meno del contributo di una vera politica di bilancio comune europea che sia in grado di realizzare significativi interventi di natura anticiclica. Questa politica dovrà sempre di più poggiare su una comune capacità di bilancio, il cui graduale sviluppo è inscindibilmente connesso ai progressi dell’integrazione politica, e alla condivisa consapevolezza della necessità di affrontare le nuove sfide della nostra epoca come i mutamenti climatici e la trasformazione del nostro modello di sviluppo. Sono considerazioni di straordinaria forza e importanza. Sta ora a tutti noi raccogliere il monito e l’invito di Mario Draghi ed essere all’altezza dell’eccezionale impulso che il suo pensiero e la sua azione hanno dato al processo di costruzione dell’unità europea”, conclude Gualtieri.

Sergio Mattarella, Mario Draghi e Roberto Gualtieri
 
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