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Decreto Rilancio, 155 miliardi di euro per la Fase due dell’Economia

Roma, 14 maggio 2020 – Il Decreto Rilancio è, in ordine di tempo, il terzo grande intervento varato dal Governo per affrontare le conseguenze economiche dell’emergenza Covid-19, dopo il Cura Italia e il Decreto Liquidità. Per arginare il contagio, l’Italia ha dovuto mettere in campo misure di contenimento straordinarie, progressivamente adottate anche dagli altri Paesi europei. Dopo mesi di duri sacrifici e molte dolorose perdite umane, le misure stanno dimostrando la loro efficacia nel contenere l’epidemia. Ora, con il contagio maggiormente sotto controllo, l’Italia si dota degli strumenti necessari per ripartire in sicurezza e rilanciare la sua economia, attraverso un decreto unitario e organico che stanzia 155 miliardi di euro in termini di saldo netto da finanziare e 55 miliardi in termini di indebitamento.

Lo Stato interviene con il provvedimento economico di portata più ampia della nostra storia. 155 miliardi per sostenere l’Italia che riparte dopo mesi difficili: le imprese, i lavoratori, le famiglie, la Sanità, la Scuola, l’Università. Ora massimo impegno per far arrivare subito le risorse e rilanciare insieme il Paese”, ha affermato il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri.

Il cuore del decreto sono le misure a sostegno delle famiglie e delle imprese, che non solo rafforzano e prolungano molti interventi del Cura Italia a partire dal forte impegno per il sistema sanitario, ma introducono nuove e importanti misure per rimettere in moto l’Italia, tenendo insieme ripresa economica, coesione sociale e sicurezza.

Per non lasciare solo nessuno ed essere al fianco di ogni persona che affronta i costi economici e sociali dell’emergenza, oltre 25 miliardi, in aggiunta ai 10 del Cura Italia, vengono stanziati per sostenere l’occupazione e garantire i redditi e le condizioni di vita delle famiglie italiane. 16 miliardi vengono destinati alla Cassa Integrazione e agli strumenti per l’integrazione salariale, con procedure più snelle ed efficaci; sono confermate ed estese le indennità per i lavoratori autonomi, viene introdotto il Reddito di Emergenza destinato alle famiglie più in difficoltà e si estende il termine per la sospensione dei licenziamenti.

Accanto a queste misure il Decreto prevede forti interventi per allargare le tutele sociali, perché l’emergenza non pesi sulle famiglie e sulle condizioni di vulnerabilità: sono rafforzati i congedi parentali e i voucher baby sitter, utilizzabili anche per i centri estivi, aumentano i giorni per l’assistenza a familiari disabili, vengono stanziati fondi per l’assistenza e i servizi per la disabilità.

Al centro del rilancio dell’Italia, un impegno senza precedenti per dare forza alle imprese italiane. Non solo per difenderle oggi, ma guardando già al futuro, alla competitività e al ruolo della nostra economia nello scenario globale. Uno sforzo per una ripartenza all’insegna degli investimenti, dell’innovazione, della crescita dimensionale, della sostenibilità ambientale e sociale. Con uno Stato che introduce strumenti nuovi per proteggere e rafforzare la struttura industriale del nostro Paese.

“Con questo Decreto diamo un sostegno a tutti i lavoratori e a tutte le imprese per la ripartenza. Dopo il Cura Italia e il Decreto liquidità, inizia la fase del ristoro, con i contributi a fondo perduto per le imprese fino a 5 milioni di ricavi che hanno avuto delle perdite, il sostegno a spese importanti come quelle per gli affitti e le bollette e un impegno senza precedenti a favore delle ricapitalizzazioni e per contribuire ad assorbire le perdite delle piccole imprese e anche di quelle più grandi, in linea con l'aggiornamento della Commissione Ue sul Temporary Framework”, ha affermato il Ministro Gualtieri. “Inoltre, abbiamo risorse importanti per aiutare le imprese soprattutto dei settori ricettivi ad adeguarsi ai nuovi requisiti sanitari, stanziando ben 2 miliardi per questo. E introduciamo misure di vasta portata in tema di investimenti, con un’attenzione a quelli green e sostenibili, come la deduzione al 110% per l’ecobonus e la messa in sicurezza sismica degli edifici”, ha aggiunto il Ministro.

Fra gli interventi a sostegno delle imprese una misura di ampia portata è lo stanziamento di circa 4 miliardi di euro per la cancellazione del saldo e acconto Irap di giugno, rivolto alle imprese con fatturato fino a 250 milioni di euro. Ulteriori misure vengono modulate tenendo conto delle dimensioni delle imprese:

  • per quelle con un fatturato compreso fra 0 e 5 milioni di euro sono stanziati oltre 6 miliardi di euro in ristori a fondo perduto, da un minimo di 2.000 euro ad un massimo fino a 50.000 euro, e ulteriori 1,5 miliardi per agevolazioni sugli affitti commerciali con un credito d’imposta al 60%;
  • per le imprese fra 5 e 50 milioni di fatturato, il Governo ha predisposto un credito d’imposta del 20% per la ricapitalizzazione, un credito d’imposta pari al 50% delle perdite di capitale e un Fondo PMI finalizzato a sottoscrivere entro il 31 dicembre 2020 obbligazioni o titoli di debito di nuova emissione per concorrere al loro rafforzamento patrimoniale;
  • per le imprese oltre con fatturato sopra i 50 milioni di euro, viene istituito il ‘Patrimonio Rilancio’ in Cdp, per interventi di supporto alla ricapitalizzazione rivolti a Spa con sede in Italia, ad esclusione di banche o assicurazioni.

Come ulteriore sostegno alla liquidità delle imprese, per la quale sono stati stanziati 34 miliardi per le garanzie di Sace e per il rifinanziamento del Fondo Pmi, vengono destinati 12 miliardi di liquidità a Regioni ed enti locali per il pagamento dei debiti della P.A. nei confronti dei fornitori.

L’idea al centro del provvedimento del Governo resta quella di un fisco alleato dei cittadini e vicino a chi permette all’Italia di ripartire. Il Decreto prevede lo slittamento al 16 settembre dei versamenti fiscali sospesi dai precedenti decreti. È azzerata fino al 31 dicembre e poi ridotta al 5% l’Iva su beni e dispositivi medici e di protezione individuale. Soppresse definitivamente dal 2021 le clausole di salvaguardia in materia di IVA e accise. Vengono sospesi tutti i pignoramenti su stipendi e pensioni. È prevista la sospensione di plastic e sugar tax, mentre a tutte le imprese vengono azzerati gli oneri di sistema per le bollette.

Rilanciare il Paese significa anche pensare al domani dell’Italia: la Scuola e l’Università. Il Decreto ha uno sguardo sul futuro, con risorse molto importanti per la Scuola e il più grande stanziamento per l’Università e la ricerca mai fatto in Italia”, ha dichiarato il Ministro Gualtieri. Sono previsti importanti stanziamenti per aiutare le nostre scuole nella ripresa in sicurezza dell'anno scolastico, aumentano di ulteriori 16.000 insegnanti le assunzioni nella Scuola, 1,4 miliardi vengono destinati alle Università e agli Enti Nazionali di Ricerca, saranno assunti 4.000 ricercatori tra Università ed Enti di ricerca.

Inoltre, continua con 5,5 miliardi lo sforzo per proteggere la salute e la sicurezza di tutti e rafforzare il nostro Sistema sanitario e la Protezione Civile: un riordino della rete ospedaliera, con un incremento strutturale di 3.500 nuovi posti letto di terapia intensiva, il potenziamento dell’assistenza territoriale e domiciliare e l’assunzione di circa 9.000 infermieri, il rifinanziamento del Fondo Emergenze Nazionali per l’attività della Protezione Civile.

Un forte impegno viene dedicato a sostenere due settori colpiti in modo particolare dall’inizio dell’emergenza, il turismo e la cultura, con risorse complessive per circa 3 miliardi e misure come il tax credit fino a 500 euro per le vacanze in Italia; l’esonero della prima rata IMU 2020 per alberghi e stabilimenti balneari; l’esonero della TOSAP fino al 31 ottobre per ristoranti, bar e altre strutture; sostegno per le librerie, per la filiera dell’editoria, per i musei, ristori per le perdite derivanti dall’annullamento di spettacoli, mostre ed altri eventi oltre ad altre misure di sostegno.

Gli italiani hanno affrontato questi mesi mostrando un enorme senso di responsabilità, siamo e resteremo al loro fianco. I fondamentali economici del nostro Paese sono solidi e abbiamo gli strumenti per ripartire. Ci aspettano ancora molte sfide difficili, ma l’Italia ha la forza per affrontarle e per farcela”, ha concluso il Ministro Gualtieri.

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