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Dismissioni immobiliari, al via il piano da 1,2 miliardi di euro

Dismissioni immobiliari: il piano da 1,2 miliardi di euro
 

Un piano di dismissioni degli immobili pubblici in grado di generare introiti per le casse dello Stato per 1,2 miliardi di euro nell’arco di tre anni, con incassi per 950 milioni previsti per il solo 2019. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto ministeriale che definisce il perimetro e le modalità di azione, prende forma il programma previsto dalla legge di Bilancio 2019. Un piano che avrà effetti positivi sulla finanza pubblica sotto diversi punti di vista: dall’abbattimento diretto del debito dello Stato al miglioramento del debito degli enti locali, ma che darà anche la possibilità, cambiando la proprietà e la destinazione d’uso di alcuni edifici, di incentivare il recupero di beni non utilizzati e di assicurare ricadute positive in termini di investimenti e occupazione per l’economia locale e quella nazionale.

Il piano di dismissioni si muove all’interno di un patrimonio immobiliare pubblico dal valore complessivo di oltre 284 miliardi di euro, per una superficie stimata che supera i 340 milioni di metri quadri.

Il patrimonio immobiliare pubblico

Gli immobili che sono stati ricompresi nel piano, ai quali se ne potrebbero comunque aggiungere altri nel corso dell’anno, hanno un valore stimato di circa 1,2 miliardi di euro, con l’obiettivo di conseguire 950 milioni di euro di incassi nel 2019 e 150 milioni di euro nel 2020 e nel 2021.

Per conseguire tali risultati, verranno utilizzati strumenti diversificati di cessione e valorizzazione degli immobili, attuati a loro volta dai diversi soggetti coinvolti nel piano.

Piano dismissione immobili
 

AGENZIA DEL DEMANIO

Nell’ambito del decreto, l’Agenzia del Demanio ha individuato 420 immobili e terreni di proprietà dello Stato, non utilizzati per finalità istituzionali, per un valore di 420 milioni di euro, le cui procedure di dismissione partiranno a giorni. Nel mese di luglio 2019 l’Agenzia del Demanio ha pubblicato 3 bandi di vendita, tramite asta pubblica rivolta a investitori e cittadini, relativi a 93 immobili fra quelli inseriti nella lista allegata al decreto. Il portafoglio proposto al mercato tramite bandi nazionali coinvolge immobili importanti e di pregio per un valore complessivo di 145 milioni di euro a base d’asta.

Allo stesso tempo, sono previsti strumenti promozionali e di supporto finalizzati ad agevolare l’accessibilità alle informazioni e la partecipazione alle aste, che si avvarranno della piattaforma del Consiglio Nazionale del Notariato. Fra questi, su www.agenziademanio.it è disponibile la sezione Piano vendite immobili dello Stato, interamente dedicata alla vendite in corso, grazie alla quale è possibile entrare negli immobili e conoscerli attraverso schede descrittive, gallerie fotografiche e video.

L’Agenzia del Demanio ha nel frattempo già avviato dall’inizio dell’anno le attività di cessione che coinvolgono altri 1.200 beni con valore unitario minore, per un totale di circa 38 milioni di euro, che vengono dismessi attraverso avvisi e bandi di gara regionali, nonché trattative dirette laddove previsto dalla normativa (ad es. nei casi di quote indivise o fondi interclusi). Complessivamente quindi l’Agenzia del Demanio procederà all’alienazione diretta di 1.600 immobili per un valore complessivo di 458 milioni di euro.

MINISTERO DELLA DIFESA

Sono stati individuati, nell’ambito di quelli in uso al Ministero della Difesa, ulteriori immobili di proprietà dello Stato: si tratta di circa 40 unità per un valore stimato di 160 milioni di euro.
La razionalizzazione degli immobili militari, per una successiva dismissione, alienazione o valorizzazione, rappresenta uno dei principali obiettivi della Difesa. Proprio allo scopo di velocizzare il processo di razionalizzazione del parco infrastrutturale del Ministero, nonché lo sviluppo delle attività ad esso correlate, è stata istituita una apposita Task Force valorizzazione e razionalizzazione immobili alle dirette dipendenze del Ministro.
In tale ambito, sono stati appunto individuati i primi 40 immobili, non più necessari ai fini istituzionali, suscettibili di essere ricompresi nel programma di dismissioni previsto dalla Legge di Bilancio 2019. Un secondo elenco di strutture militari, significativamente più elevato nel numero ma comprensivo anche di beni di medio/piccolo valore, è in via di completa definizione e sarà oggetto di un successivo Decreto.
Più in generale, solo negli ultimi mesi sono stati sottoscritti i Protocolli di Intesa con i Comuni di Cagnano Varano (FG), Taranto e Ginosa (TA), insieme all’Agenzia del Demanio, per condividere percorsi di valorizzazione, e per molti altri la fase di concertazione è in via di ultimazione. Allo stesso tempo, è stato sottoscritto il Protocollo d’Intesa con il Ministero della Giustizia per la realizzazione di strutture carcerarie sul territorio nazionale, così da risolvere il problema del sovraffollamento degli istituiti carcerari. La Caserma Battisti di Napoli è già una prima concreta risposta.
Lo scorso 5 giugno è stato lanciato alla Borsa di Milano il Progetto “Valore Italia-gli “ex idroscali” per la valorizzazione turistico/ricettiva, attraverso concessioni, di bellezze storico, artistiche e ambientali a Desenzano sul Garda, Venezia, Cagnano Varano, Taranto.

INVIMIT

Invimit Sgr, (Investimenti Immobiliari Italiani) società il cui capitale è interamente detenuto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, gestirà la dismissione di immobili di provenienza pubblica conferiti ai fondi immobiliari. L’obiettivo di fondo della azione di Invimit è, operando in ottica e con logiche di mercato, di cogliere le opportunità derivanti dal processo di valorizzazione e dismissione del patrimonio immobiliare pubblico, attraverso l’istituzione, l’organizzazione e la gestione di fondi comuni di investimento chiusi immobiliari. L’importo complessivo dell’apporto di Invimit al piano è stimato 610 milioni di euro, di cui 500 milioni attraverso la cessione di quote dei fondi e 110 milioni attraverso la vendita diretta di immobili con un’innovativa procedura di asta. Una prima tranche delle abitazioni in vendita nelle principali città, quali Roma, Palermo, Firenze ed altre, è già stata pubblicata sulla vetrina immobiliare presente nel sito http://www.invimit.it insieme ad una serie di strumenti finalizzati a rendere facilmente accessibile e trasparente il processo (video tutorial, numero verde 800.190.569). A questa procedura di vendita potrà affiancarsi la ricezione di offerte relative all'acquisto di portafogli di asset da parte di singoli investitori, che possono a tal fine richiedere informazioni o fissare incontri di approfondimento contattando la SGR all’indirizzo istituzionale invimitsgrspa@pec.it.
La SGR sta inoltre studiando un'operazione che porterà, nei tempi tecnici strettamente necessari e nel rispetto della normativa, alla costituzione di nuovi fondi immobiliari, con connessa commercializzazione sul mercato di una parte delle quote dei fondi stessi.

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