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Finance for Food a EXPO 2015

 

Introduzione

In occasione delle celebrazioni per il World Food Day (la Giornata Mondiale dell’Alimentazione) il 16 ottobre si terrà all'Expo Milano 2015, presso l’auditorium di Palazzo Italia, l'evento "FINANCE FOR FOOD: INVESTING IN AGRICULTURE FOR A SUSTAINABLE FUTURE" al quale è prevista la partecipazione tra gli altri del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, del Segretario Generale dell'ONU Ban Ki-moon, del Ministro dell'Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, del presidente IFAD Kanayo F. Nwanze, e del Direttore Generale della FAO Graziano Da Silva.
Il convegno, organizzato da MEF e IFAD, con la collaborazione di Borsa Italiana, si focalizzerà sul ruolo della finanza, anche e soprattutto quella privata, per stimolare gli investimenti e la produzione agroalimentare sostenibile, particolarmente da parte dei piccoli produttori e delle PMI rurali, e per contribuire alla sicurezza alimentare e alla crescita inclusiva nei Paesi meno sviluppati del mondo.

In occasione dell’evento sarà presentato un paper (di cui pubblichiamo l’executive summary) che farà il punto sulla situazione degli investimenti agroalimentari nei paesi in via di sviluppo e offre casi di studio e linee di azione possibili per il futuro.

Il paper verrà discusso da rappresentanti delle più alte cariche delle Banche multilaterali di sviluppo (Banca Mondiale, Banca Africana, Banca Inter-americana, Banca Asiatica di Sviluppo e BERS), il Commissario europeo per lo Sviluppo, Neven Mimica, nonché da esponenti del settore privato finanziario e assicurativo (Rabobank, Kenya Equity Bank, Swiss Re).
L’evento si svolgerà in occasione della consegna al Segretario Generale Ban Ki Moon della “Carta di Milano”.

Una nuova agenda per lo sviluppo

A luglio 2015, la Conferenza sul finanziamento per lo sviluppo di Addis Abeba ha identificato le risorse per attuare la nuova agenda per lo sviluppo adottata in occasione del Vertice delle Nazioni Unite, in corso a New York. I Capi di Stato e di Governo dei Paesi ONU sono chiamati ad adottare i “sustainable development goals (SDG’s), un set di obiettivi ambiziosi per la lotta alla povertà e lo sviluppo sostenibile, articolati su target specifici e misurabili, da raggiungere entro il 2030. Tra questi spiccano lo sradicamento della povertà in tutte le sue forme, il raggiungimento della sicurezza alimentare, la diffusione piena e sostenibile dell’accesso alla sanità, all’acqua, ai sistemi sanitari e all’istruzione.

Nel contesto della profonda sintonia tra questa nuova agenda internazionale per lo sviluppo e il tema di EXPO 2015¸ “Nutrire il Pianeta: Energia per la Vita”, il MEF ha deciso di organizzare un evento di alto livello su un tema strategico: il ruolo della finanza (anche e soprattutto quella privata) e dell'innovazione tecnologica per stimolare gli investimenti e la produzione agroalimentare sostenibile, particolarmente in favore dei piccoli produttori e delle PMI rurali, e per contribuire alla sicurezza alimentare e alla crescita inclusiva nei Paesi meno sviluppati del mondo.

A che punto siamo

Il potenziamento degli investimenti nelle zone rurali, e in particolare nel settore agroalimentare, nei Paesi in via di sviluppo rappresenta un elemento fondamentale per realizzare l’obiettivo dello sviluppo inclusivo e sostenibile e della sicurezza alimentare.
Nonostante negli ultimi anni, diversi attori - pubblici e privati – abbiano mostrato interesse e attivismo nel settore e nuovi meccanismi siano stati creati per sostenere gli investimenti in ambito rurale e agroalimentare, gli sforzi restano ampiamente insufficienti e al di sotto del potenziale necessario per contribuire alla sicurezza alimentare e allo sviluppo inclusivo e sostenibile del Pianeta. Particolarmente insufficienti sono ad oggi gli sforzi e i meccanismi disponibili per supportare la capacità di investimento di piccoli produttori e PMI rurali, che pure costituiscono di gran lunga la maggioranza degli operatori e investitori attivi, specie nei Paesi in via di sviluppo.

Uno dei motivi principali del ritardo degli investimenti nel settore rurale , e in particolare nella catena agroalimentare, è che essi sono diffusamente percepiti come operazioni ad alto rischio. L'agricoltura è infatti intrinsecamente sensibile ai cambiamenti delle condizioni ambientali e alle fluttuazioni del mercato che, a loro volta possono influenzare notevolmente le forniture in termini di quantità, qualità e prezzo. Inoltre, la produzione, la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agroalimentari sono profondamente vulnerabili alle inefficienze e alle interruzioni temporanee del funzionamento delle infrastrutture e dei mercati. Infine, il settore nel suo complesso è soggetto alle debolezze e alle instabilità dei Governi e delle istituzioni (ad esempio, in materia di diritti di proprietà e di determinazione dei prezzi). Oggi, il cambiamento climatico agisce come un "moltiplicatore di rischio" nel settore rurale, e nuovi rischi e nuove opportunità stanno emergendo per i piccoli investitori, a causa di un contesto di mercato più competitivo e più strettamente integrato. La percezione del rischio blocca soprattutto la capacità di investimento degli operatori di piccole e medie dimensioni. Questi ultimi sono infatti percepiti come clienti particolarmente "a rischio" da parte delle istituzioni finanziarie a causa della loro base patrimoniale limitata, delle ridotte esperienze di credito, e degli elevati costi d’affari dei piccoli mercati rurali. E quindi necessario da un lato trovare forme di leveraggio pubblico degli investimenti privati nel settore, dall’altro comprenderne, limitarne e gestirne meglio i rischi.

Gli attori in campo

Molti soggetti operano oggi per stimolare gli investimenti agricoli e gestirne i rischi: la Commissione europea, Banche multilaterali di sviluppo, organizzazioni e istituzioni finanziarie internazionali, istituti di ricerca, banche, istituti di micro finanza, compagnie di assicurazione e riassicurazione; ONG e altri.

Diverse istituzioni hanno sviluppato iniziative con gli agricoltori e le PMI agroalimentari in materia di assicurazione dell'indice di rischio, programmi di adattamento dei piccoli proprietari ai cambiamenti climatici, modelli di business inclusivo agroalimentare e di attenuazione dei rischi. Alcune iniziative si contraddistinguono per un approccio ampio alla gestione dei rischi agricoli che può interessare anche i grandi investitori e i Governi. Alcuni donatori e banche multilaterali di sviluppo hanno elaborato inoltre programmi per facilitare l'accesso alle varie forme di capitale da parte delle PMI rurali e agroalimentari come parte dei loro modelli di business o dei servizi che forniscono. Esistono alcune iniziative innovative in questo settore supportate da partenariati tra i donatori, il settore privato e altri attori che utilizzano fondi pubblici per ridurre rischi e costi di transazione relativi a investimenti fatti insieme da piccolo produttori e aziende operanti nella filiera agroalimentare, facilitando in tal modo la capacità di investimento di tutti i soggetti coinvolti e la condivisione di rischi e benefici tra piccoli produttori e aziende di filiera.
Vi è la necessità di sviluppare maggiormente le esperienze e le competenze delle istituzioni competenti a sostegno degli investimenti delle PMI rurali e agroalimentari, in particolare dal punto di vista della gestione e riduzione dei rischi connessi. Infine, vi è la necessità di approfondire l'esperienza fatta sul fronte della collaborazione tra soggetti istituzionali diversi e il settore privato in tutte le sue componenti, nel mitigare o rendere più gestibili i rischi relativi, da un lato, al finanziamento di coloro che investono nel settore agroalimentare (soprattutto su piccola e media scala), e dall'altro, agli investimenti stessi. Si tratta in parte di continuare a trovare strumenti innovativi ed efficaci di collaborazione, e in parte di trarre insegnamento dalle tante esperienze innovative esistenti, che hanno dimostrato capacità di impatto positivo, per tracciare possibili percorsi di consolidamento, ampliamento, e istituzionalizzazione.

Informazioni logistiche e agenda

L’evento è su invito e sarà trasmesso in diretta streaming.
Sarà consentito l'accesso solo agli utenti registrati. Non sarà possibile produrre badge on site il giorno della conferenza.

MODALITÀ DI ACCREDITO PER LA STAMPA
I giornalisti interessati potranno seguire l’evento dal Media Center dell’Expo e devono pertanto accreditarsi con le modalità indicate su http://www.expo2015.org/it/informazioni-utili/area-media.

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